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“L’AMBASCIATA D’ITALIA a Praga”: un volume ripercorre la storia di “una perla architettonica” incastonata nel cuore di Malá strana

Nei suggestivi spazi dell’Ambasciata d’Italia a Praga – ritornati all’antico splendore dopo due anni di lavori di restauro che hanno riportato lustro a molte parti del Palazzo, a partire dal cortile interno, passando dalle scuderie, fino ai saloni di rappresentanza, al piano nobile, agli scaloni e alla Residenza privata – si è tenuta il 24 giugno la presentazione del volume “L’AMBASCIATA D’ITALIA a Praga”, realizzato dalla Fondazione Eleutheria in collaborazione con l’Ambasciata e il sostegno della società Assicurazioni Generali – Generali Česká pojišťovna, a.s. / Generali CEE Holding B.V. Nel suo intervento di saluto, l’Ambasciatore d’Italia in Repubblica Ceca Francesco Saverio Nisio ha sottolineato come Palazzo Thun-Hohenstein eserciti il fascino di un’opera d’arte che i suoi visitatori percepiscono come finita e permanente, al pari di un quadro o di una scultura. “Negli ultimi 100 anni questo Palazzo ha ospitato l’Ambasciata d’Italia a Praga, rendendo la Rappresentanza in Boemia una delle più belle dell’intera rete diplomatica italiana. In queste stanze generazioni di legati italiani hanno assistito al protettorato nazista, all’instaurazione del regime comunista, all’invasione del Patto di Varsavia, alla fine della Guerra fredda, alla scissione della Cecoslovacchia e al ritorno di Praga in Europa. Ognuno di loro – ha concluso il diplomatico italiano – ha avuto la responsabilità di conservare questa perla architettonica, ancora oggi proprietà del Demanio della Repubblica italiana al pari del cinquecentesco Palazzo Slavata, del magnifico Istituto Italiano di Cultura, già Sede della Congregazione Italiana, e della Cappella dell’Assunzione della Vergine, meglio nota come Cappella degli italiani”.

Per il Presidente della Fondazione Eleutheria, Francesco Augusto Razetto, “la presenza italiana nelle terre di Boemia è secolare e lo testimoniano le centinaia di chiese e palazzi costruiti da architetti e artisti italiani. Palazzo Thun è un esempio indiscutibile della qualità del lavoro di quei nostri compatrioti del passato, una memoria e una testimonianza di quanto lo stile italiano sia da sempre sinonimo di bellezza e di eleganza”.

Il CEO di Generali CEE Holding B.V., Luciano Cirinà, ha rimarcato come l’Ambasciata d’Italia sia testimone e partecipe del crescente ruolo avuto dal Gruppo Generali a supporto dell’economia locale, simbolo della presenza italiana sul territorio: “Dopo la dissoluzione della Cecoslovacchia, i rapporti tra l’Italia e la Repubblica Ceca beneficiano di una nuova e straordinaria stagione. L’Italia – ha aggiunto Cirinà – ha oggi in questo Paese una grande visibilità, di cui l’Ambasciata è un essenziale punto di riferimento. Così come il Gruppo Generali, una delle prime aziende tornate ad investire nel Paese dopo il 1993”.

Stampato in doppia lingua, italiano e ceco, in un’edizione limitata di 1.200 esemplari numerati, il volume contiene un ricco apparato iconografico di oltre ottanta immagini a colori realizzate appositamente per questa pubblicazione, oltre ad una serie di documenti inediti e agli interventi di cultori della materia quali il vice Presidente della Fondazione Eleutheria e storico dell’architettura Ottaviano Maria Razetto, lo storico dell’architettura Guido Carrai, il docente all’Università di Bologna Michele Danieli e il responsabile della Biblioteca e centro documentale dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga, Flavio R.G. Mela. Lungo le 180 pagine dell’opera si dipana un viaggio ricco e affascinante che rileva anche aspetti inediti della lunga storia del complesso architettonico nato con la famiglia Slavata alla metà del XVI secolo e continuato fino all’acquisto da parte dello Stato italiano nel 1924. La monografia è patrocinata dalla Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca (CAMIC) e ha potuto contare sulla partecipazione di numerosi enti tra cui l’Archivio della Città di Praga, la Collezione Lobkowicz di Praga, i Musei del Castello Sforzesco di Milano, la Biblioteca Nazionale austriaca di Vienna, il Castello di Jindřichův Hradec, il Castello di Rychnov nad Kněžnou e l’Archivio Regionale di Stato a Litoměřice.

 

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