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VI SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA NEL MONDO: A PRAGA PROTAGONISTA L’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA

La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con numerosi partner, giunge alla sesta edizione e punta i riflettori su “Tradizione e prospettive della cucina italiana: consapevolezza e valorizzazione della sostenibilità alimentare”, un tema di stretta attualità che unisce la promozione dei prodotti agroalimentari italiani alla valorizzazione della dieta mediterranea, quale modello di alimentazione e stile di vita sano e sostenibile. A Praga il protagonista della rassegna sarà un alimento tradizionale, gustoso e ricco di proprietà benefiche, pilastro del modello nutrizionale dei Paesi mediterranei: l’olio extravergine di oliva.

Nell’ambito della manifestazione, mercoledì 24 novembre la CAMIC – Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Ceca ospiterà nella propria sede una degustazione guidata di oli italiani, selezionati in base alle principali aree geografiche di produzione. All’evento, rivolto a un pubblico ceco di addetti ai lavori, parteciperanno importatori, distributori, tour operator e giornalisti.

La giornata si concluderà con una cena offerta dall’Ambasciata d’Italia nel ristorante “Amano”, dove lo chef Riccardo Lucque si esibirà in una serie di ricette creative a base di olio extravergine d’oliva, tra le quali il sorbetto al cioccolato e olio d’oliva.

Nello spirito della Settimana della cucina – che negli anni si è affermata come uno dei pilastri della strategia di internazionalizzazione del made in Italy delineata nel Patto per l’Export – l’Ambasciata d’Italia a Praga, l’Istituto Italiano di Cultura e la CAMIC intendono promuovere gli alimenti sani alla base della cucina italiana e della dieta mediterranea, dal 2010 nella lista dell’UNESCO dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità, ma anche ribadire la ferma opposizione dell’Italia ai sistemi di etichettatura degli alimenti – come il Nutriscore – che promuovendo i cibi artificiali demonizzano la genuinità dei prodotti, forniscono informazioni fuorvianti ai consumatori e manipolano il loro giudizio sulle scelte alimentari.