La legge europea 7 luglio 2016, n. 122, riconosce dal 23 luglio 2016 (data di entrata in vigore) il diritto all’indennizzo ai cittadini dell’Unione europea vittime di reati intenzionali violenti, ivi compreso quello di sfruttamento del lavoro e ad eccezione dei reati di percosse e lesioni semplici, ove sia stata inutilmente esercitata la pretesa risarcitoria nei confronti dell’autore del reato o di altri soggetti civilmente responsabili. L’indennizzo viene elargito, fatte salve le provvidenze già previste da altre disposizioni di legge per determinati reati, se più favorevoli, per la rifusione delle spese mediche e assistenziali, ad eccezione dei fatti di violenza sessuale e di omicidio in favore delle cui vittime è corrisposto anche in assenza di spese mediche e assistenziali. L’importo è stabilito per il reato di omicidio in euro 7.200, nonché, in caso di omicidio commesso dal coniuge, anche separato o divorziato, o da persona che è o è stata legata da relazione affettiva alla persona offesa, in euro 8.200 esclusivamente in favore dei figli della vittima; per il reato di violenza sessuale, con esclusione dell’ipotesi in cui ricorra l’attenuante della minore gravità, l’importo è determinato in euro 4.800; per i reati diversi da quelli di omicidio e violenza
sessuale, l’importo destinato a rifondere le spese mediche e assistenziali è stabilito in una somma massima di euro 3.000.
Con successiva legge 20 novembre 2017, n. 167, l’indennizzo è stato riconosciuto anche alla vittima di un reato intenzionale violento commesso successivamente al 30 giugno 2005 e prima della data di entrata in vigore della legge 7 luglio 2016, n. 122 (23 luglio 2016). La domanda deve
essere presentata, a pena di decadenza, entro il termine di centoventi giorni dalla data di entrata
in vigore della legge 20 novembre 2017, n. 167. La legge è entrata in vigore il 12 dicembre 2017. Il termine andrà a scadere il 12 aprile 2018.
Il cittadino dell’Unione potrà rivolgersi all’Autorità di assistenza del proprio Paese per ricevere le informazioni essenziali relative al sistema di indennizzo previsto dallo Stato membro dell’Unione europea in cui è stato commesso il reato.
Compensation to victims of violent intentional crimes. Right to compensation for facts committed before Law no. 122 of 2016. Forms of exercise of the right to compensation.
European law 7 no. 122 of July 2016 recognizes as from July 23, 2016 (date of entry into force) the right to compensation to EU citizens who are victims of violent intentional crimes, including labor exploitation and, except for the offences of battery and simple injuries, when the claim for compensation against the perpetrator or other civilly liable parties was brought unsuccessfully. Compensation is paid, without prejudice to what is provided for by other legal provisions for certain offenses, if they more favorable, for the reimbursement of medical and care costs, except for facts of sexual violence and homicide, in which case compensation is paid to victims even if medical and care costs have not been incurred. The amount set for the crime of homicide is 7,200 euros; in case of homicide committed by the spouse, also separated or divorced, or by a person who is or was involved in an emotional relationship with the injured person, the amount is 8,200 euros exclusively in favor of the victim’s children; for the offence of sexual violence, except for the case where the mitigating circumstance of minor gravity occurs, the amount is 4,800 euros; for offences other than those of homicide and sexual violence, the maximum amount for the reimbursement of medical and care
costs is 3,000 euros. Subsequent Law no. 167 of 20 November 2017 provides for compensation also to the victims of a violent intentional crime committed after 30 June 2005 and before the entry into force of law no. 122 of 7 July 2016, (23 July 2016). The application must be submitted, under penalty of forfeiture, within one hundred and twenty days from the date of entry into force of law no. 167 of November 20, 2017.
The law came into force on 12 December 2017. The time-limit shall expire on April 12, 2018.
The EU citizen may turn to the Assisting Authority of his/her country to receive the essential information concerning the compensation system envisaged by the EU Member State where the crime was committed.